
E forse, se dice yes, non lo dice solo alla vita corporale e sensuale; ma, come la sua omonima italo-americana nel poemetto di Pascoli, alla prospettiva di accettare una lingua maggiore, entro la quale di lì in avanti far lavorare la propria natura minore (in termini deleuze-guattariani): come aveva fatto Gabriel Conroy, in The Dead, contro la prospettiva regressivamente puristica, etnica, propostagli dall’altra Molly, Miss Ivors. Al di là della sua collocazione geografica, insomma, Molly-Penelope, e con lei Joyce, sceglie – per dirla alla maniera di Dante, ma anche di Pascoli – la lingua dello yes. E così, con formidabile pan per focaccia «colonizza l’inglese» dei colonizzatori della sua terra d’origine
A. Cortellessa Forse che sì. Joyce fra Pascoli e Gadda. Roma-Macerata: Quodlibet, 2025
Andrea Cortellessa è docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre e critico letterario per «Alias», «La Lettura», «Il Sole 24 Ore» e altre testate. A livello accademico si occupa principalmente della letteratura del secondo Novecento (Arbasino, Manganelli, Zanzotto) ma è da tempo uno dei più autorevoli interpreti e promotori della letteratura contemporanea. Si interessa spesso dei rapporti tra la letteratura e le arti, e infatti è tra i fondatori di «Antinomie», uno dei blog più attivi sul tema. Questo volumetto edito da Quodlibet ha una premessa che potrebbe suonare quasi da “elogio della mosca”: paragonare l’Ulysses, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e Italy (da Primi poemetti) a partire da una parola in comune, e non una particolarmente astrusa: la formula affermativa «sì». Eppure attraverso il periodo ampio e il vortice di informazioni e riferimenti che sono il marchio di fabbrica dell’autore questa comparazione si rivela meno ironica di quello che sembra, e anzi permette di sottolineare aspetti ermeneutici innovativi e talvolta addirittura di sfiorare qualche collegamento filologico tra autori – non tanto la coppia Joyce-Gadda, quanto quella Joyce-Pascoli – che raramente si incontrano nelle stesse frasi.